Associazione Puzzle per la ricerca: una borsa di studio su “Enterocolite necrotizzante del neonato”

Associazione Puzzle per la ricerca: una borsa di studio su “Enterocolite necrotizzante del neonato”

La nostra Associazione è nata più di 20 anni fa da un gruppo di amici che desideravano sostenere concretamente la ricerca scientifica nella terapia cellulare, ingegneria tissutale e trapianto di tessuti ed organi.

Da allora a oggi la ricerca è sempre rimasta uno dei pilastri di Associazione Puzzle: crediamo fortemente che la ricerca vada sostenuta per permettere di trovare cure e rimedi alle malattie e alle malformazioni dei piccoli pazienti della Chirurgia Pediatrica.

Per questo abbiamo il piacere di presentarvi la dottoressa Miriam Duci, che da qualche mese ha visto assegnarle una borsa di studio di 3 anni per un dottorato di ricerca, che sosterremo grazie alle vostre donazioni.

Le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di sé e di illustrarci i temi e gli obiettivi del suo percorso di studi.

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Miriam, ci racconti qualcosa di te?
Sono un medico originario dalla provincia di Bergamo, che fin da piccola ha sempre avuto la passione di comprendere il complesso funzionamento del corpo umano.

 

Che cosa hai studiato e di cosa ti occupi?
Dopo avere conseguito il diploma di maturità classica al liceo classico statale “Paolo Sarpi” di Bergamo, ho sostenuto il test di Medicina senza successo e così mi sono iscritta al corso di laurea triennale di Ostetricia presso l’Università Milano-Bicocca con sede a Bergamo. Durante quell’anno, sebbene abbia acquisito conoscenze nell’ambito materno-infantile e abbia instaurato buoni rapporti con le colleghe e con i tutors, ancora di più è aumentato in me il desiderio di iniziare un percorso di laurea in Medicina, al termine del quale sarei stata io in prima persona a potermi prendermi cura dei piccoli pazienti. Cosi l’anno successivo riprovai il test di Medicina a Brescia e nel 2014 ho conseguito la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia discutendo una tesi sul trattamento dell’appendicite acuta in età pediatrica. Successivamente, dopo aver fatto un corso di perfezionamento in Terapia Intensiva Neonatale presso l’università di Milano ho iniziato il mio percorso di  specializzazione presso l’Università degli Studi di Padova conseguendo il titolo di Specialista in Chirurgia Pediatrica a novembre 2021. Durante gli anni della specializzazione presso la Chirurgia Pediatrica di Padova, sotto la direzione del Prof. Piergiorgio Gamba, ho svolto attività assistenziale in sala operatoria, in Reparto, negli Ambulatori e presso il Pronto Soccorso Pediatrico. Subito dopo aver iniziato la mia formazione in Chirurgia Pediatrica, mi si è presentata l’opportunità di intraprendere alcuni progetti di ricerca clinica, sotto la supervisione del Dott. Francesco Fascetti-Leon. La mia principale area di interesse solo le malformazioni congenite, in particolare l’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC),le malformazioni anorettali (MAR) e la malattia di Hirschsprung.

Cosa ti spinge a dedicarti alla ricerca?
L’interesse per la ricerca, intesa come scoprire e individuare nuovi meccanismi alla base di patologie ancora poco conosciute, risale agli ultimi anni degli studi accademici e si è acuita durante gli anni della specializzazione. Sono convinta che una formazione in ambito di ricerca sia essa clinica che sperimentale rappresenti un bagaglio necessario per la formazione di un Chirurgo Pediatra. Per tale motivo ho deciso di intraprendere un percorso di dottorato che mi desse la possibilità di approfondire le competenze in ambito di ricerca sia clinica che sperimentale pur continuando a svolgere la mia attività di chirurgo pediatra.

Su quale argomento verte la tua ricerca?
L’argomento principale del dottorato di ricerca è l’enterocolite necrotizzante del neonato (NEC), una patologia severa e multifattoriale che colpisce prevalentemente l’intestino del neonato prematuro ed è caratterizzata ancora oggi da un’elevata morbidità e mortalità. Nonostante molti studi a riguardo, la patogenesi della NEC risulta ancora poco chiara, data anche l’estrema variabilità di questa patologia che rende difficile studiare i singoli meccanismi cellulari e comprendere quali siano dei possibili agenti modulatori del danno (es: microbiota intestinale).Pertanto, il progetto di studio prevede la creazione di un modello ex-vivo di NEC con organoidi intestinali per studiare nello specifico la risposta del danno indotto dalla malattia e successivamente comprendere i meccanismi interconnessi alla modulazione del danno stesso.

Che risultati ti aspetta dal tuo studio?
Da questo progetto mi aspetto di riuscire a creare un modello ex-vivo di danno intestinale che simuli il danno indotto dalla NEC, in grado di mostrare in profondità i meccanismi cellulari. Tale modello potrebbe essere utile per misurare gli effetti di agenti modulanti, quali per esempio il “microbioma” sano derivante dai neonati non affetti da NEC, nella riduzione del danno.

Dove e in che modo potranno essere applicati i risultati della tua ricerca?
Se i risultati dovessero essere quelli attesi e sperati, questo progetto potrebbe servire come base per futuri trial clinici allo scopo di prevenire le forme gravi di NEC.