La Carta dei Diritti dei bambini in ospedale

La Carta dei Diritti dei bambini in ospedale

Una promessa a tutti i bambini ricoverati in ospedale: rispettiamo i vostri diritti! E’ con questo slogan che l’Associazione degli Ospedali Pediatrici italiani ha realizzato un volumetto in cui racconta in 15 punti i diritti verso i bambini che tutto il personale  degli ospedali AOPI “Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani” si impegna a rispettare.
Anche il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Padova aderisce a questa Associazione  con il professor Perilongo, Segretario del FORUM delle Associazioni, di cui fa parte anche Associazione Puzzle.

 

Questi i 15 punti in cui si articola la pubblicazione:

1. II bambino ha diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute.
2. Il bambino ha diritto ad essere assistito in modo “globale”;
3. Il bambino ha diritto a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza;
4. Il bambino ha diritto al rispetto della propria identità, sia personale che culturale, ed al rispetto della propria fede religiosa.
5. Il bambino ha diritto al rispetto della propria privacy;
6. Il bambino ha diritto alla tutela del proprio sviluppo fisico, il bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento, iI bambino ha diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione;
7.  Il bambino ha diritto ad essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure a cui verrà sottoposto, con un linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo ed alla sua maturazione, ha diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessi, le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del grado di maturazione;
8. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano;
9. Il bambIno ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell’assenso/dissenso ad entrare in un progetto di ricerca ‐ sperimentazione clinica;
10. Il bambino ha diritto a manifestare il proprio disagio e la proprIa sofferenza, ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi;
11. Il bambino ha diritto ad essere protetto da ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisica o mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale;
12. Il bambino ha diritto ad essere educato ad eseguire il più possibile autonomamente gli interventi di “auto‐cura” e in caso di malattia ad acquisire la consapevolezza dei segni e dei sintomi specifici;
13. Il minore ha diritto a usufruire di un rapporto riservato paziente‐medico, ha diritto altresì a chiedere e di ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità;
14. Il bambino e la famiglia hanno diritto alla partecipazione;
15. Il bambino ha diritto alle cure palliative.

 

Ecco come l’Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani presenta l’iniziativa:

“Il ricovero di un bambino in ospedale è sempre un fatto vissuto con una buona dose di ansia da parte dei genitori e dell’intero nucleo familiare. Ma soprattutto rappresenta per il bambino una brusca, spesso dolorosa, a volte prolungata interruzione della propria vita quotidiana, un improvviso venire meno dei punti di riferimento cui ancorare la mente, il corpo, il cuore.
E’ in questo momento che, per il bambino, la certezza dei diritti di cui dispone diventa determinante per riuscire a esprimere un atteggiamento disponibile, propositivo rispetto alla condizione di malattia e una attiva speranza di guarigione.
I bambini hanno diritti, anche in ospedale, e hanno diritto di conoscerli e di esercitarli a pieno titolo. Nel modo adatto a loro, s’intende!
In questo libro c’è una promessa solenne fatta dall’Associazione degli Ospedali Pediatrici italiani ai bambini: “Rispettiamo i vostri diritti anche in ospedale”. Per fare questo è necessario, non solo avere condiviso quali sono i diritti dei bambini in ospedale, ma impegnarsi a diffonderli sul territorio nazionale e verificare che corrispondano a criteri univoci d’accreditamento.”

 

Scarica e leggi la “Carta dei Diritti” e aiutaci a diffonderla!