Solidarietà tra le pagine di un libro: le “Cartolibrine” di Gloria

Solidarietà tra le pagine di un libro: le “Cartolibrine” di Gloria

Accanto al letto dove è ricoverato il suo piccolo guerriero, c’è un frigorifero.

L’occhio cade su un piccolo cerchietto bianco con un disegno tutto colorato e la scritta Associazione Puzzle.

Una storia fatta di difficoltà, ma anche e soprattutto di speranza e amicizia.

Inizia così la storia di solidarietà tra Gloria, le sue “Cartolibrine” e la nostra Associazione, che è appena sbocciata ma che sta già facendo germogliare progetti speciali e unici, come la raccolta di libri per i piccoli pazienti e i loro genitori.

Tutti in silenzio, ascoltiamo Gloria che ci racconta la sua storia e l’iniziativa che ha pensato proprio per noi.

——


Chi è Gloria, raccontaci qualcosa di te?

Sono Gloria, sono prima di tutto una mamma, una compagna e una figlia. Ma sono anche un’amica con cui condividere chiacchiere, concerti e una buona birra. Sono una collega ed ero una compagna di squadra. Amo leggere da quando mi è stato possibile farlo, mi rifugio nei libri per sfuggire alla realtà che a volte sa essere dura. Famiglia e amici rappresentano il mio porto sicuro e il mio paracadute, non potrei immaginare una vita senza le persone che mi circondano.

 

Come hai conosciuto la nostra Associazione?
Durante il primo ricovero di mio figlio nel reparto di Chirurgia Pediatrica. Era il primo giorno in reparto, il giorno successivo il bambino avrebbe dovuto affrontare un intervento delicato. Ero in stanza e l’occhio mi è caduto sul frigorifero in un angolo, sopra era stano applicato il adesivo “Donato da Associazione Puzzle”. Può sembrare una banalità, ma vedere quel frigorifero lì in quel posto mi ha scaldato il cuore perchè mi avrebbe permesso di portare un po’ di quotidianità in un momento così difficile.
Da lì ho iniziato a pormi delle domande: cos’è Associazione Puzzle? Di cosa di occupa?
Ho spiato i profili social, visitato il sito web, conosciuto alcune persone che ne fanno parte e ho capito l’importanza del loro lavoro e impegno.


Quanto è importante per te la solidarietà? E cosa hai pensato di realizzare per sostenere la nostra Associazione?
Ho capito davvero che cos’è la solidarietà quando sono diventata grande. E questo non è avvenuto a 18 anni, nemmeno quando ho preso la patente o mi sono laureata. Non sono diventata grande firmando un contratto di lavoro a tempo indeterminato e nemmeno i documenti per il mutuo.
Sono diventata grande quando ho conosciuto il dolore. Un dolore che è inimmaginabile da superare da soli, che pretende un bisogno costante dell’aiuto e del sostegno degli altri per poter letteralmente alzarsi la mattina ed affrontare la giornata. Così ho appreso il valore della solidarietà, di quanto sia importante dedicare un piccolo pezzettino delle proprie energie a chi è in difficoltà.

Visto il mio amore per la lettura e l’importanza che ha avuto in alcuni momenti particolarmente faticosi, insieme ad Associazione Puzzle ho pensato ad una iniziativa per raccogliere libri per i bambini, adolescenti e genitori ricoverati nel reparto di Chirurgia Pediatrica.
Mio figlio ha ricevuto in dono alcuni libri durante il ricovero, donati tramite un raccolta in una libreria. E’ stato un gesto inaspettato davvero gradito che ha riempito uno dei tanti pomeriggi di ricovero.

Vorrei che questa iniziativa fosse dedicata soprattutto ai genitori: spesso in reparto, durante i pochissimi momenti liberi, ci si ritrova con il cellulare in mano per rispondere a innumerevoli chiamate, messaggi, per controllare i social provando invidia per chi in quel momento sta vivendo una vita più spensierata. Leggere un libro è un momento intimo, ci si concentra su se stessi e la storia raccontata, si vivono emozioni altrui come nostre. Può quindi diventare un modo per raccogliere energie e forza per dedicarsi al meglio al proprio figlio e alle sue cure. Non dimentico mai che i bambini devono avere tutte le nostre attenzioni e che sono loro a cui dobbiamo dedicarci, ma credo che un genitore più sereno e meno stressato sia fondamentale per il benessere dei figli.

Qual è l’emozione più grande o il ricordo più bello che hai vissuto insieme a Puzzle?
Purtroppo l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo periodo ha limitato molto i contatti e le attività dell’Associazione. Pertanto posso dire che le emozioni più grandi le ho avute quando ho conosciuto direttamente le persone che lavorano e si occupano dell’Associazione. Caterina, Silvia, la Dottoressa Bonato, pochi minuti sono bastati per riempirmi il cuore e sentirmi ascoltata.
Vedere una mascherina con i tasselli puzzle in reparto, un adesivo, delle immagini delle attività scorrere nello schermo in sala giochi, mi ha fatto sentire accudita e al sicuro, in famiglia.
Ogni singola persona che ho conosciuto in questo ambiente, ogni sorriso, consiglio, pupazzetto ricevuto tra quei corridoi mi ha riempito di gratitudine nei loro confronti, a prescindere dalla loro qualifica professionale.

Gloria Barbierato
mamma di Alex