Benvenuta Letizia!

Benvenuta Letizia!

Ha 22 anni e studia Educazione professionale.
Sogna di poter essere di aiuto a chi incontrerà nella sua vita, ma soprattutto di poter donare ai piccoli pazienti e alle loro famiglie momenti di serenità e spensieratezza.

Diamo il benvenuto nella famiglia Puzzle a Letizia, la nuova tirocinante, che resterà con noi per qualche mese in reparto e affiancherà la nostra fantastica squadra composta da Benedetta, Eleonora e Francesco.

Le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di lei, della sua vita e dei suoi sogni.

Ben arrivata Letizia!

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Letizia, cosa studi? Quale percorso stai seguendo?
Ciao! Mi chiamo Letizia, ho 22 anni e studio Educazione professionale all’Università di Padova, presso la sede di Rovigo.

 

Cosa ti ha portato a scegliere la nostra Associazione per il tuo tirocinio?
Ho sempre sognato di poter fare un’esperienza come tirocinante in un reparto ospedaliero, a contatto con i piccoli pazienti. Informandomi riguardo l’Associazione Puzzle ho capito che questa poteva aiutarmi a realizzare questo mio desiderio e a completare al meglio il mio percorso di studi.

 

Cosa ti aspetti da questa esperienza in reparto?
Ho scelto di non crearmi troppe aspettative nei confronti di questa esperienza per poter vivere al meglio questi mesi, imparare il più possibile ed essere vicina ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Sono sicura che quanto vivrò in reparto nel corso del mio tirocinio sarà molto intenso e sono felice di poter essere di aiuto e offrire le mie competenze per garantire il benessere dei bambini!

 

Hai già avuto esperienze di attività a contatto con i bambini? Un ricordo speciale?
Amo molto i bambini e porto nel cuore la mia prima esperienza di tirocinio presso “La Nostra famiglia” di Padova, una struttura riabilitativa che accoglie bambini con disabilità. Ho imparato tantissimo dai piccoli pazienti conosciuti lì e li ricordo con affetto. Mi hanno insegnato a non dare nulla per scontato e a gioire delle piccole cose, dei piccoli grandi risultati, che è anche quello che mi auguro come futura educatrice, poter riconoscere e valorizzare ogni tentativo, ogni progresso compiuto da chi mi troverò di fronte.

 

Cosa ti dona stare a contatto con i piccoli pazienti?
Sento che poter stare a contatto con i bambini del reparto, giocare insieme e star loro vicino mi arricchisce, sia professionalmente che soprattutto, come persona. Mi auguro però, in primis, di poter donare ai piccoli pazienti e alle loro famiglie dei momenti di serenità e spensieratezza.

 

Cosa sogni/desideri per il tuo futuro?
Nel futuro sogno di poter svolgere il lavoro che amo e di essere di aiuto per coloro che incontrerò nel corso degli anni.